Da un punto di vista antropologico e linguistico, cercare casa può essere avvincente. Il mercato immobiliare è una di quelle realtà dove regna sovrana l’asimmetria informativa, dove tu vai a parlare con persone intrepide, impermeabili alla vergogna e al ritegno, persone che con olimpica flemma riescono a dirti che il rognoso monolocale di quindici metri quadri che stai visitando non è un monolocale, bensì un delizioso e modernissimo open space. E ti diranno anche che oltre al microonde, nello squisito e piccolo loft – anzi, “intimo” piccolo loft – ci sono sia lavatrice che lavastoviglie. Al che, ti guarderai speranzosamente in giro, ma lì per lì, incassati sotto al lavabo, questi preziosi elettrodomestici non li vedrai da nessuna parte… ma ti verrà presto detto che non ci sono perchè si trovano dov’è naturale che siano: alla fine dei tuoi avambracci.
Ma non tutto è viscido e subdolo. C’è speranza. E soprattutto, c’è comicità involontaria.
Il bilocale di Giulio Verne
In stabile anni 60 piano alto luminoso ottimo alloggio mq 80 composto da ingresso 2 camere tinello cucinino bagno. Doppia esposizione termoascensore.
Steampunk is not dead!
Alloggio per democristiani
Centralissimo ma molto silenzioso piccolo loft-ampio mono/bilocale circa 40 mq.
I padroni di casa che non vogliono deludere nessuno sono i migliori. Questa casa è un Transformer. E’ un monolocale, è un bilocale, è un loft, è un loft piccolo, è un monolocale ampio, è qualcosa che farà la mitosi per te, è una chimera dell’architettura moderna, è un non-luogo, è tutto quello che gli chiederai di essere. E anche di più.
Quell’allure cosmopolita
Appartamento non arredato di mq. 100 circa composto da: ampio ingresso, 2 camere, sala, cucina abitabile, bagno (sdoppiato alla francese).
Ah, fare la spola tra il cesso e il lavabo, sentendosi un po’ nella ville lumière. Ah, sgranocchiare macarons, contemplando il fascino inarrivabile di un bidet che non esiste. Ma poi, perchè chiamare una cosa con un nome francofono quando poi in Francia non c’è, il beneamato bidet?
Mr Scrooge
Richiedesi affidabilità economiche.
e anche
Richiedesi referenze economiche dimostrabili.
Perchè io sarò anche uno che costruisce frasi scorrette e poco scorrevoli, ma non sono un pezzente schifoso. Sono uno sgrammaticato possidente.
Maniglione antipanico
In interno cortile pedonale con ricovero biciclette, primo piano rialzato, porta blindata, inferriate alle finestre.
Vorrei precisare che il ricovero biciclette è in un bunker sotterraneo, con riconoscimento impronte digitali e scanning della retina all’ingresso. In caso di bisogno, l’appartamento è anche dotato di riflettori con lenti intercambiabili, per proiettare nei cieli il segnale d’emergenza del supereroe più indicato. Perchè non bisogna far fare a Batman una roba da Spiderman.
Scout e campeggiatori
Affittasi al piano rialzato monolocale con zona notte soppalcata e bagno interno; l’immobile è arredato senza zona cottura ma con frigorifero.
La gente disinformata e razzista disprezza chi si fa i Quattro salti in padella. I quattrosaltisti sono derisi da tutti quelli che non li mangiano, soprattutto dai coglioni qualsiasi che si sentono dei Gualtiero Marchesi in terra e che indossano il grembuile da cucina come i crociati con l’armatura. Questo qua, che affitta una roba dove non c’è nemmeno il fornello, è sicuramente un detrattore dei cuochi della scuola del surgelato. Avrà pensato, capirai, uno che può spendere solo 310 euro d’affitto che vuoi che si cucini, l’anatra all’arancia? Il dodo in carpione? Le crespelle d’anguilla tirolese? Figurati, si comprerà degl’infimi surgelati Selex – anche perché, nota bene, i Quattro salti costano quanto un trapianto di cornea, se ci pensiamo bene – da sbattere in una padella col teflon grattato, che fa male e che lo uccideranno lentamente, surgelato dopo surgelato: una morte orribile, come si merita. E allora sai che ti dico, ti metto il frigo col freezer, ma non ti metto il fornello, per schernirti, così impari, analfabeta alimentare. Dai, dai, voglio vederti adesso, inquilino del cazzo.
Godzilla… rhooooarrrr
99º piano. centro storico, Centro-Crocetta, Torino.
Le ipotesi sono svariate. Il palazzo di novantanove piani in pieno centro a Torino è invisibile. Il palazzo di novantanove piani è in realtà la Mole Antonelliana – e per soli 500 euro mensili ci puoi vivere dentro. Ma anche, il palazzo di novantanove piani nessuno l’ha mai visto, ma c’è davvero… e i condoni edilizi hanno fatto più danni del previsto.
E tutto questo solo oggi.
2 Comments
Geniale. Semplicemente geniale. E dire che pensavo di aver toccato il fondo quando ho visitato un appartamento con “riscaldamento CENTRALE” (centrale, non centralizzato) solo per trovare, IN MEZZO ALLA STANZA, una stufa a pellet. Per essere al centro, era al centro…
qua sta continuando la saga delle case senza bidet. io non so, lavarsi il deretano non è più COOL.