Come si può tristemente constatare dalla categoria Cinema & TV di questo scalognato blog, le mie preferenze filmiche coincidono all’incirca con quelle di un bambino di nove anni che ha appena fatto la varicella. Adoro i robot giganti che prendono i mostri a petroliere sul muso, mi emoziono tantissimo appena vedo un velociraptor e tiro le mutande a Tom Hiddleston con del vero sentimento.
Di film non capisco praticamente niente, ma adoro parlarne. E adoro leggere quello che dicono gli altri – metti mai che imparo qualcosa.
Nel vasto universo dell’opinione cinematografica, il mio preferito è sempre stato Leo Ortolani. Di cose belle per il mondo ne ha disegnate tante, ma nulla riesce a farmi felice come una delle sue recensioni a fumetti sull’ultimo polpettone Marvel, o sull’ultima saga fantascientifica che qualcuno ha deciso di sbolognare a J. J. Abrams, o sull’ultimo disperato tentativo di fare un film con i Fantastici 4. Pur continuando a non comprendere come è riuscito ad apprezzare Prometheus, ho PRE-ORDINATO Il buio in sala – pubblicato da Bao – e l’ho atteso con lo stesso entusiasmo sprigionato da un biologo imbecille di fronte a una biscia spaziale dall’aria palesemente assassina.
L’insensatezza di tutta questa HYPE non mi è sfuggita, credetemi.
Cretina, hai praticamente già letto i nove decimi di questo libro sul blog di Ortolani, che cosa speri mai di trovarci dentro?
Va bene, ci sarà pure qualche recensione inedita, ma non mi sembra il caso di agitarsi così tanto.
Cos’è, abbiamo all’improvviso diciassette euro da buttare?
Taci, buonsenso. Taci e lasciami divertire.
Perché è di questo che si tratta.
Non vi siete mai imbattuti in una recensione di Ortolani? Stolti, vi invidio profondamente! Se vi piacciono i supereroi, le astronavi e avete (giustamente) paura dei vecchietti in coda alla posta, questo libro sarà per voi fonte di inesauribile sorpresa e probabili convulsioni.
Siete convinti di sapere ormai a memoria l’intero blog? Vi sbagliate: avete trent’anni e il vostro cervello non è più quello di una volta. Il buio in sala riattiverà le vostre esauste sinapsi e vi farà ridere come la prima volta – o quasi. Insomma, dipende da quanto vi siete effettivamente rimbambiti. Io, per dire, sono stata scacciata dalla camera da letto alle due del mattino perché sghignazzavo con eccessiva foga (rischiando, probabilmente, di rompere le acque).
Nell’augurarvi un consorte più comprensivo di Amore del Cuore, vi esorto ad acquistare questo prezioso volume e a trovare un luogo appartato dove godervelo in santa pace. Che con diciassette euro, ormai, non ci comprate più manco un pezzo di pizza. Tanto vale buttarli via con stile.
4 Comments
Non sono sicura se i libri che consigli tu mi piacciono perché abbiamo gusti simili o perché le tue recensioni mi mettono di buon umore e mi rendono più predisposta a gustarmeli. Non li ho letti tutti, e Infinite Jest non lo leggerò MAI perché ho la soglia dell’attenzione di un paguro fossile, però finora non sono mai rimasta delusa. Grazie per i saggi consigli! Una domanda su Il Buio in Sala: quindi nel libro le singole vignette e scritte sono disposte in modo diverso rispetto al blog? Com’è l’impaginazione? Stavo pensando di prenderlo per papà, che però si rifiuta di mettere gli occhiali da lettura perché lui si sente giovane dentro, e ormai inizia i libri solo se le scritte sono belle chiare e scorrevoli. I topolini sì ma i tascabili no, per dire.
Sono felicissima di essere d’aiuto… e spero di esserlo anche questa volta. 🙂
Le vignette sono disposte in maniera diversa. Sul blog sono in colonna, se non sbaglio, mentre nel libro sono affiancate (a blocchi di due). Sono orba anch’io e, in tutta sincerità, non ho fatto fatica a leggere.
Non posso che sottoscrivere tutto quello che dici in questo post: gusti cinematografici da bimbo di nove anni (una compagna di classe di mia figlia di 6 anni, di recente innamoratasi di Star Wars, lo ha scoperto e ogni volta che mi vede inizia a sommergermi di domande: “mi racconti l’episodio II?”, “ma perché l’imperatore è diventato cattivo?”, “come si costruisce una spada laser”…), hype per l’uscita del Buio in Sala (sono andato alla presentazione di Ortolani alla Feltrinelli) e neuroni che hanno cancellato buona parte di quello che ho letto sul suo blog, permettendomi di godermi il suo libro come se fosse del tutto nuovo
Felicissima di non essere sola. Grazie! 🙂