Libri

#LibriniTegamini e una wishlist per le vacanze

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Le ferie si avvicinano, le ciabatte di gomma non vedono l’ora di portarci in spiaggia e i parei sventolano all’orizzonte. Insieme al consueto mantra del “quest’estate non faccio niente: mangio, mi riposo, non guardo le mail dell’ufficio e nuoto con la tavoletta” riaffiora anche un grande classico, il sempreverdissimo LEGGERÒ UN CASINO. Perché, come al solito, siamo assolutamente convinti che d’estate si possa finalmente leggere tutto quello che in una vita intera abbiamo più o meno volontariamente trascurato. Non è detto che ci si riesca, ma quel che conta è partire con le migliori intenzioni – e una trolley pieno di romanzi da imbrattare di crema solare.
Visto che non di sola caccia ai Pokémon può vivere l’uomo, mi sento in dovere di sostenere i buoni propositi dei villeggianti di ogni latitudine spiattellando la mia ambiziosa reading list e illustrandovi molto volentieri quello che sto combinando su Snapchat.

Parto da Snapchat, che è la roba meno importante a livello geopolitico.

Pur continuando a detestare il filtro-cagna, Snapchat sta cominciando a piacermi davvero e – in barba ad ogni più rosea previsione – ho scoperto che è un buon posto dove parlare di libri. Anzi, dove consigliare cose da leggere agli altri esseri umani – esseri umani che, inspiegabilmente, sembrano fidarsi di quel che dico.
All’inizio mi limitavo a fare due chiacchiere sull’ultimo libro che avevo letto e a sistemarlo sullo scaffale – scatenando una reazione a catena di roba che si sposta e polvere che si alza – ma, in qualche settimana, l’intera faccenda si è trasformata in #LibriniTegamini, una rubrica giornaliera in cui frugo nella libreria di casa e faccio del mio meglio per rispondere alla precisa richiesta (o alle domande) di chi vuole scoprire letture nuove.
Chi vuole un consiglio può felicemente scrivermi un messaggio – spiegandomi in rapidità i suoi gusti e che cosa sta cercando – e io, nella prima “puntata” utile di #LibriniTegamini provo a scovare il libro giusto per quella persona.
Cioè, niente che un libraio normale non faccia già da millenni… ma tant’è: #LibriniTegamini prospera e la gente SCRINSCIOTTA copertine con un’abnegazione che non cessa di commuovermi.
Ma perché ve l’ho detto?
Un po’ perché sono felice che #LibriniTegamini funzioni, ma anche un po’ perché potrei soccorrervi tempestivamente mentre vi aggirate per la Feltrinelli di Finale Ligure in cerca di un libro capace di surclassare il Novella 2000 della vicina d’ombrellone.
Non sono ancora abbastanza colta per sconfiggere la micidiale combo Gente più materassino gonfiabile in omaggio, ma se vi va di divertirvi con #LibriniTegamini (e di sorbirvi le fandonie che racconto quotidianamente), su Snapchat mi chiamo Tegamini e potete trovarmi qui.
Per il resto, c’è chi prende anche appunti.


Ma veniamo alla mia irrinunciabile wishlist estiva
– ovvero, due settimane al mare e un irragionevole milione di pagine.
Che cosa butterò in valigia – facendola poi portare ad Amore del Cuore?
Ecco qua.

***

Julian Fellowes, Belgravia

librinitegamini belgravia

Pubblicato a puntate su un’apposita applicazione a partire dal mese di gennaio di quest’anno – iniziativa assai vittoriana, devo dire -, Belgravia dovrebbe essere uno splendido polpettone storico-romantico pieno di balli, intrighi di società, collane di perle, uniformi tintinnanti, cannonate e personaggi arguti che si mandano a quel paese. L’autore è Julian Fellowes – quello di Downton Abbey e Gosford Park, per capirci -, quindi credo ci si possa fidare.
Io leggerò la versione “integrale” in inglese, ma il libro c’è anche in italiano – pubblicato da Neri Pozza e tradotto da Simona Fefè.

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Elena Varvello, La vita felice

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Per stemperare la spensieratezza delle barzellette del Cucciolone – che non fanno ridere, maledizione -, un romanzo di formazione dall’aria misteriosa e tagliente.
Il protagonista è un ragazzo di sedici anni che, ormai cresciuto, ricorda la fatidica estate che gli ha azzoppato per sempre la vita. Dovrebbero esserci rapimenti, un padre pazzo, cotte adolescenziali e oscuri segreti.
Gettiamo i Cuccioloni oltre l’ostacolo e vediamo che cosa succede.

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Ransom Riggs, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine

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Una sperduta isola gallese, una schiera di scherzi della natura, un nonno che nessuno prende sul serio, mostri, nazisti e un ragazzo che parte dalla Florida per indagare sul passato bizzarro – e tremendamente reale – della sua famiglia.
Tim Burton ci ha fatto un film (in uscita a dicembre), ma voi potrete dire di essere arrivati prima… e criticare spietatamente tutto quello che vedrete – anche se, a dire il vero, l’atmosfera somiglia troppo a quella di Big Fish per trasformarsi in un conclamato schifo.
In italiano lo trovate da Rizzoli, con la traduzione di Ilaria Katerinov.

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Ben Lerner, 10:04

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Va bene, di trentenni in crisi esistenziale che vivono a New York coltivando ambizioni letterarie e inanellando fallimenti amorosi e variegate goffaggini ne abbiamo visti passare parecchi, ma hanno sempre il loro fascino. Nello specifico, il trentenne di Ben Lerner riesce addirittura a sfondare come scrittore, ma ciò non basterà a metterlo al sicuro. Malattia potenzialmente mortale diagnosticata in un momento poco propizio? C’è. Migliore amica che vorrebbe essere fecondata senza però diventare la tua compagna? Presente. Certezze che si sgretolano? Ovvio.
Facciamoci venire l’ansia e buonanotte.
Potete leggerlo in inglese o regalarvi l’edizione italiana di Sellerio.

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Elena Ferrante, Storia della bambina perduta

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La serie dell’Amica geniale è piaciuta a così tanta gente che ci ho messo all’incirca vent’anni a decidere di cominciarla. Ero certa che avrei deplorato ogni pagina, ma mi sono tragicamente invasata. Dopo i primi tre romanzi, però, ho deciso di prendermi una pausa: l’odio per Nino Sarratore, infatti, era semplicemente troppo per proseguire. Riuscirò a scoprire come finisce la storia senza lanciare il libro in mare? Staremo a vedere.

***

La vostra sporta dei libri è ancora vuota e non sapete dove sbattere il cranio? Lasciatevi soccorrere da #LibriniTegamini.
La vostra wishlist finirà per somigliare alla mia? Felice di esservi stata utile.
Leggerete qualcosa di diverso? Raccontatemelo senza indugi.
Per il resto, tanti cuorini. Ricordatevi la protezione 30 e non buttatevi in acqua con la pancia piena di focaccia.

14 Comments

  1. Ciao tegamini! Mi segno sicuramente alcuni libri da te citati e mi permetto di consigliare la lettura di Wolf Hall di Hilary Mantel: poderoso romanzo su Enrico VIII, le sue mogli e la corte.
    La storia è narrata dal punto di vista di Thomas Cromwell: non è facilissima all’inizio per il gran numero di personaggi (ci sono anche dei punti di stream of counsciousness di Cromwell stesso) ma merita prima di tutto perché la storia dei Tudor è una fonte inesauribile di divertimento (Beautiful scansati), inoltre la Mantel ha scritto un ottimo romanzo storico senza scrivere una storia del tipo “si tromba ovunque in costume” come purtroppo succede spesso in questo genere di romanzi.
    È il primo di una trilogia, sto attendendo con ansia il terzo.

    Ps. L’odio per Nino Sarratore non passa. No.

    • Grazie mille per il consiglio. È inesorabilmente finito in wishlist. Era inevitabile. 🙂

      • Ca va sans dire 🙂
        Visto che ci siamo ti ringrazio per avermi fatto scoprire tramite il tuo blog “vita dopo vita”: veramente origine. Io rilancio con “Il vangelo secondo Biff”. Dissacrante ma a mio avviso geniale (gli altri libri di Christopher Moore secondo me sono più forzati. Questo, nonostante l’argomento, ha la leggerezza dentro)

  2. Bellissimo Miss Peregrine! Vorrei tanto leggere il secondo ma sto aspettando che il prezzo di copertina scenda un po’ 😀 E poi non vedo l’ora di vedere il film di Tim Burton! Ah, bellissimo l’espediente delle fotografie! *_*

    • Con il film in uscita (anche se a fine anno) dubito che diminuiranno il prezzo. 😉
      Io sono a metà di Miss Peregrine e mi sta piacendo. Insomma, la scrittura non è prodigiosa… ma la trama è interessante.

  3. Nino Sarratore = menare fortissimo.
    Però io te lo dico: nel quarto lo vuoi menare ancora di più.
    Chi è l’altro personaggio che dicevi di odiare intensamente?

    • Se devo essere sincera, non sopporto né Lina né Lenuccia. Una stronza apocalittica e una secchiona piagnucolona. Non ce la posso fare. Eppure siamo ancora tutti qui a vedere come va a finire. Un mistero.

      • Io nel primo volevo menare tantissimo Lina, però andando avanti la voglia di menare scema in maniera inversamente proporzionale a quanto sale quella di menare Ninone.
        Secondo me le falle sono l’assenza di una figura maschile che non sia una macchietta e il rapporto con le figlie, che è trattato in maniera un po’ troppo superficiale.
        Resta il fatto che io ero piena di pregiudizi e invece li ho letti tutti e quattro, e allora chapeau.

  4. Leggendo “la Feltrinelli di Finale Ligure” mi si sono inumiditi gli occhi: quanti soldi lasciate nelle librerie di Finale da quasi 20 anni ormai!
    Grazie per la wishlist e soprattutto per Librinitegamini, ogni giorno dai spunti davvero interessanti 🙂
    Ah, quando vogliamo andare a rigare la macchina di Nino Sarratore ci sono.

  5. Tegamini e voi tutti, guardate che Snob di Julian Fellowes (Neri Pozza 2005) è bellissimo. Parola di bibliotecaria zitella (dunque una garanzia)

    • La strada per la povertà è lastricata di liste di libri (che io li devo avere. E hai voglia a cercare di tamponare i danni con gli ebook). Poveri ma almeno felici 🙂

    • Ora lo so. Ma lo detestavo già a pagina 6, quindi poco male.

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