Dunque, sono finalmente riuscita a fare un po’ di repulisti nell’armadio. Ho eliminato quello che non mi va più bene da un pezzo – vedi cose troppo larghe o cose che palesemente non si addicono alla mia figura (e che credo di aver quindi comprato in momenti di scarsissima lucidità) – e quello che, più in sintesi, non mi va e basta. Lo dicevo mentre vagavo per Corso Vittorio Emanuele qualche tempo fa: non è che non ho niente da mettermi. È che non ho voglia di mettermi le cose che ho.
Ecco, se una roba sta lì a poltrire per un paio d’anni senza che ti venga l’ispirazione di infilartela, forse bisogna far pace con la sindrome da accumulo e decidersi a sgombrare il campo.
Visto però che non credo nel potere salvifico del minimalismo e dell’armadio vuoto come una cattedrale dopo LA MESSA È FINITA ANDATE IN PACE, vorrei cogliere anche l’occasione per rinnovare un po’ il guardaroba. Niente di drastico. Niente container che parcheggiano davanti a casa. Solo qualche integrazione e due o tre cose che si combinano effettivamente tra loro e che, potenzialmente, potrebbero anche funzionare con qualche altro indumento che già possiedo.
Ed è così che, armata di questi obiettivi vecchi come il mondo – ma comunque sempre validissimi e anche piuttosto affini all’indole umana -, mi sono avventurata alla scoperta della sezione moda di Amazon. Ora, io su Amazon ci compro perlopiù i libri in inglese (perché quello che voglio io non c’è mai in libreria) e tonnellate di aggeggi che servono ad amministrare un bambino piccolo. Dal grembiulino di plastica per dipingere all’asilo alle confezioni di pannolini grandi quanto il Principato di Monaco. Poi sì, capita pure che ci prenda armadi portagioie appendibili – un oggetto di rara e provvidenziale funzionalità. Mi ero abbastanza imposta, però, di non addentrarmi mai nella parte FASHION, perché sapevo che probabilmente non ne sarei mai più uscita. Un po’ come Jennifer Connelly nel labirinto di David Bowie. Amazon, qualche tempo fa, mi ha però chiesto di fare un tentativo. Ed eccoci qua.
Che ho preso, a questo giro? Diverse cose. Con un’ottima percentuale di fibre naturali, pure. E una spiccata predilezione per la private label “principale” di Amazon, Find. Voi lo sapevate che Amazon ha diverse private label che sfornano cose molto carine? Io no. Non so mai niente, NIENTE.
Lacune personali a parte, ecco cos’ho deciso di incamerare – sostenuta da motivazioni assolutamente adamantine, come vedremo.
VUOI NON AVERE UNA CAMICIA A QUADRI MOLTO GRUNGE?
Ecco, ho la fermissima intenzione di mettermela esattamente così. Pantaloni neri, una delle mie magliette pazze a prevalenza di bianco/nero, stivalini o Gazelle e via… a far finta di pogare in una palestra stranamente fumosa.
Dove:Find.
Alternativa meno cara e più a base di rosso.
Alternativa più cara e più sul nero, con vezzoso ricamino.
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VUOI NON AVERE UNA SEMPLICISSIMA MA SVOLAZZANTE GONNA MIDI PER L’INVERNO?
Ho deciso che questa gonna sarà molto utile. Perché è una di quelle robe che diventano più o meno “importanti” a seconda di quello che ci metti sopra o sotto. E in vita ha l’elastico – suprema comodità.
Dove: Find.
Alternativa più sciantosa (e dotata di leopardatura su base scura come la tenebra).
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VUOI NON AVERE UNA SORTA DI CAMICINA STELLATA CHE UN PO’ T’AIUTA A DIMOSTRARE LE TUE TEORIE SULLA GONNA DI PRIMA E UN PO’ TI FA SEMPLICEMENTE CONTENTA?
Fiocchi! Galassie! Nebulose globulari! Vezzose maniche a sbuffo!
Dove: Find.
Alternativa in versione vestito-a-portafoglio-che-tende-a-star-bene-a-tutte.
Alternativa col medesimo taglio ma tempestata di volatili orientaleggianti.
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VUOI NON AVERE UNA TRACOLLA COMODA DI DIMENSIONI SENSATE?
Con l’arrivo di Cesare sono stata costretta a ridimensionare molto le mie aspettative in fatto di accessori. Ho dato via quasi tutte le clutch e diverse borse a spalla troppo grosse. Ho tenuto le borsine piccole “da sera”, perché ogni tanto esco ancora, la roba vintage di MADRE e di mia zia e mi sto ricalibrando sui secchielli coi manici lunghi e sulle tracolle basic. Perché sì. Se vado in giro con l’infante non posso permettermi di avere la mani occupate o della roba sotto l’ascella che mi limita nei movimenti. Ed è pure ora di non vagare più per la città come uno sherpa tibetano, trascinandomi dietro cinque chili di roba tutte le volte. Ben vengano, quindi, le tracolle semplici e razionali. Cara borsa nuova, diventerai la mia borsa standard, quella che va lasciata vicino alla porta con già dentro l’essenziale per sopravvivere nel mondo esterno. Questa, poi, ha una fodera pazza che sono certa mi consolerà dalla fobia per l’indubbia semplicità della struttura.
Dove: Christian Lacroix.
Alternativa più cara e tondeggiante.
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VUOI NON AVERE UN FELPOTTO ARABESCATO PER MIMETIZZARTI CON LA CARTA DA PARATI?
Per quanto ami le stampe, non ho ancora un parco maglioni degno delle mie aspirazioni. I miei maglioni invernali sono quasi tutti neri e quasi tutti a tinta unita. Ho ancora qualche assurdità tempestata di gattini, ma non mi sembrano sufficienti a contrastare la preponderanza della roba “normale”. Insomma, questo aggeggio che somiglia a un divano fru fru mi sembrava una buona soluzione. E poi è cortino… dunque posso cacciarlo pure sopra alla famosa gonna di prima, nuovo perno del mio universo.
Dove: Only.
Alternativa a collo alto con gioiosi intrecci da maestro di sci.
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VUOI NON AVERE DEGLI ORECCHINI POMPOSI DA ABBINARE AL FELPOTTO E ALLA CARTA DA PARATI?
Metti mai che m’invitano a corte.
Dove: Johnny Loves.
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Avrei voluto anche dell’altro? Ma certo. Per il momento, però, cerchiamo di cominciare con un minimo di razionalità. Se volete comunque godervi le mie aspirazioni animalier e altri portentosi svolazzi, qui c’è la wishlist degli Indumentini, che alimenterò con religiosa dedizione.
Sostienici, moda autunnale!