Le collaborerie di Tegamini con variegate entità che mi mandano dei sorprendenti Pasqualoni proseguono con avventure salottiere. A questo giro, Doimo ha deciso di farmi sporcare un divano… e non ci sono riuscita, nonostante anni e anni di sfolgoranti successi.
Che cosa mai conterrà, questo conturbante scatolone?
Confesso che all’inizio speravo fosse un POUF, ma poi mi sono divertita lo stesso.
Il Paccozzo del Mistero di Doimo, pieno zeppo di altri Paccozzi del Mistero. Quel tessuto lì, sotto al fascicoletto nero, è probabilmente già utilizzato dalla NASA per foderare l’interno delle stazioni spaziali.
Bene. Sommamente intrigata dall’esperimento, ho letto ben bene le istruzioni della “sfida antimacchia” e mi sono messa a scartocciare i pacchetti con grande trepidazione. Ho anche bevuto un po’ della Coca Cola in dotazione, che per fare i vandali c’è bisogno di energia. Poi, però, ho deciso che il succo di frutta poteva essere più dannoso e mi sono allegramente preparata a produrre uno scempio senza precedenti.
Il tessutone magico e salvadivani inventato dal team di alchimisti di Doimo, pronto per essere devastato dall’arancia rossa. E vi dirò, mi sono improvvisamente sentita vicina a MADRE, sempiterna nemica delle macchie. Ogni volta che mi avvicinavo al divano con in mano qualcosa da bere o da mangiare, MADRE appariva da nulla per scaraventarmi lontano, manco fossi un Balrog fiammeggiante. Ecco, MADRE e papà hanno lo stesso divano da trent’anni, solo che abbiamo vissuto male.
Ho comunque scelto di mettere da parte i miei ricordi e ho obbedito alle istruzioni. Qua c’è il supertessutomagico pieno zeppo di succo di frutta. Solo che il succo di frutta, non chiedetemi per quale prodigio, non si è malignamente infiltrato, ma è rimasto a galleggiare in felici pozzangherine sulla superficie. Non a caso, le mie pozzanghere si sono distribuite in modo tale da produrre una chiarissima espressione di sconvolta sorpresa.
Và, che storia. Un’impermeabilità quasi inquietante… e molto ludica. Visto che non sono riuscita a produrre macchie definitive, son stata per un quarto d’ora carponi sul pavimento a spostare le pozzanghere di qua e di là. Insomma, ho capito che è un tessuto che va bene per salvarvi il divano ma anche per affascinarvi con effetti ipnotici di raro intrattenimento.
E poi niente, ho preso un fazzoletto – pure quello parte di un Paccozzo veramente ben assemblato – e ho risucchiato le multiformi pozzanghere di succo. Così, come se fosse una roba normale che mezzo litro di arancia rossa non riesca a sfigurare per sempre un divano. Un po’ speravo che ci rimanesse qualche schifoso alone, ma niente, basta ricordarsi di rincorrere anche le goccioline più piccole e tutti amici come prima.
Tiè, zero. E vi giuro che mi sono impegnata tantissimo.
Bene. Ringrazio Doimo per avermi fatto divertire e per le donerie d’accompagnamento al kit del piccolo chimico sporcadivani. L’aggeggio arancione lo devo ancora gonfiare… o meglio, lo deve gonfiare Amore del Cuore, se mai si riprenderà dal materassino di quest’estate. Divani fatati, chi l’avrebbe mai detto.
6 Comments
Cara Tegamini, sono un po’ sparita dal web ma ti seguo sempre con fedeltà. Stavolta non posso esimermi dal dirti che io ho un divano della Doimo, rivestito del magico tessuto in color panna. Ecco, confermo che è totalmente impermeabile (anche all’olio d’oliva!!), ma purtroppo tutta la sua magia non è bastata contro le ditate degli operai che mi hanno cambiato la porta di casa e che si sono simpaticamente appoggiati con le loro mani NERE al mio divano BIANCO per riprendersi dalla stanchezza del lavoro. Escludendo che io sfoderi il divano per lavare la fodera gigante nella mia minilavatrice da single, credi che la Doimo (oppure MADRE) abbiano un consiglio per smacchiare il magico tessuto?
La tua sempre fedele Tarta7.
🙂
Carissima, nel mio kit da blogger-piccolo-chimico c’era solo cocacola e succo d’arancia, niente manone da operai sradicatori di porte. Quel che posso fare è girare il tuo legittimo e sacrosantissimo quesito alle Doimo-entità e chiedere (dall’alto della mia montagna incantata) che qualcuno ti illumini. MADRE credo ti direbbe di gridare forte contro la foderona, in modo da spaventare le impronte, ma è una roba che solo a lei potrebbe riuscire. Io inoltro, pregando per la salvezza del tuo divano!
Carissima, sono emozionata che grazie alla tua intercessione la pregiatissima Doimo mi abbia risposto, che gentili tutti! Alla fine un giorno di questi laverò la fodera, e sappi che poi ti inviterò a casa mia a bere del succo di arancia rossa sul divano appena tornato del suo colore originario. (Che poi sarebbe bello davvero poterti conoscere, una volta o l’altra).
A presto e che i poffosi alpaca siano sempre con te.
Verrò a trovarti armata di Superliquidator. Lo carichiamo di Bloody Mary e passiamo un pomeriggio a lavarci il divano!
Gentilissima Tarta7, buongiorno da Doimo Salotti.
Innanzitutto desideriamo ringraziarLa per aver scelto un salotto Doimo ed in merito alla Sua richiesta di assistenza sul tessuto macchiato Le comunichiamo che il trattamento antimacchia, come l’idrorepellenza riguardano prevalentemente macchie liquide, mentre per altre tipologie di macchie più difficili e resistenti, come il grasso o la polvere pesante, è necessario procedere al lavaggio del rivestimento.
Ricordiamo a tal proposito che il tessuto è lavabile in acqua a 40° e il particolare trattamento del filato in nanotecnologia Le garantirà il completo ripristino del tessuto.
Ringraziando per l’attenzione porgiamo i nostri più cordiali saluti
Servizio Clienti Doimo Salotti
Gentilissimo Servizio Clienti Doimo Salotti, grazie per la rapidità nella risposta, anche se speravo esistesse un sistema alternativo. A dire la verità sono curiosa di provare il lavaggio, quindi Vi farò sapere i risultati appena troverò il tempo e il coraggio di sfoderarlo.
Grazie mille a Voi e grazie naturalmente anche all’ospitalità di Tegamini, il blog più bello del web.