Non ho idea di cosa regalerò alla gente che amo e non so nemmeno se farò l’albero di Natale – in questa casa abitano un bambino di un anno e un gatto di sette chili, la vedo grigia -, ma sono assai intenzionata ad industriarmi per i vostri futuri acquisti festivi. Perché si pensa che regalare un libro sia una roba facile, ma non è vero niente. Visto che donare un romanzo o un’ambiziosa opera di narrativa è molto complicato, ho deciso di cominciare con una lista di libri dall’aspetto avvincente e dal pregevole contenuto. C’è un po’ di tutto, tematicamente parlando, e l’idea è quella di farvi trovare qualcosa di adatto ai gusti più disparati ma anche di farvi fare una bellissima figura. Perché nessuno vuole essere quello che, ogni santo anno, distribuisce calzini ai propri congiunti. Smettetela con queste calze, donate un libro fantasmagorico, bizzarro e super interessante!
Cominciamo?
Cominciamo.
Lettering creativo (ma non solo)
La mia calligrafia è un susseguirsi di bruchi (giuro, in pratica scrivo tutte le lettere uguali e non si capisce niente) e sono pure mancina, il che non può essere che un’aggravante. Tra le numerose ambizioni che albergano nel mio cuore, dunque, c’è anche quella di migliorare quest’incresciosa situazione. Ebbene, ho scoperto che esiste un tenerissimo manuale di lettering – con tanto di esercizi – che dovrebbe sospingermi verso un’esistenza costellata di quaderni pieni di svolazzi armoniosissimi.
Per chi?
Fan del bullet-journal (e dei diari in generale), autori di bellissimi bigliettini di auguri, principi e principesse, ambiziosi estimatori dell’home-decor-fai-da-te.
*
Atlas Obscura
Guida alle meraviglie nascoste del mondo
L’Atlas Obscura è la vita. E basta. È una guida-wunderkammer, divisa per continenti, ai posti più bizzarri del mondo, alle stramberie geografiche più estreme e alle usanze più insolite di popoli di ogni genere. Troverete catacombe, costruzioni abbandonate, bar senza senso, sagre dimenticate, musei assurdi, manifestazioni naturali rarissime e angoli pressoché inesplorati. Ogni meta è abbondantemente illustrata e raccontata con il gusto autentico della scoperta.
Per chi?
Viaggiatori incalliti, amici che disprezzano i villaggi turistici, matti, curiosi e sognatori.
*
Errico Buonanno e Luca Mastrantonio
Notti magiche – Atlante sentimentale degli anni Novanta
Una raccolta di nostalgie e ricordi degli anni Novanta, corredata da una gran quantità di immagini che vi faranno tornare in mente i poster che tenevate in camera alle medie. Da Lady Diana ai Backstreet Boys, dalla Smemoranda a Non è la Rai, un viaggio televisivo, musicale e “sociologico/consumistico” nel decennio che ha segnato – nel bene e nel male – il nostro immaginario.
Per chi?
Amici nati negli anni Ottanta che, presto o tardi, hanno irrimediabilmente posseduto un Tamagochi. E non l’hanno mai dimenticato.
*
J. K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Con le illustrazioni di Jim Kay
Jim Kay sta alacremente proseguendo nelle gigantesche operazioni di illustrazione dell’intera saga di Harry Potter e, quest’anno, siamo arrivati al terzo volume. È cromaticamente un po’ più cupo dei precedenti (il che non mi pare strano, devo dire), ma suscita altrettanta meraviglia.
Per chi?
Per chi è cresciuto con questi libri e si merita un’edizione bellissima da sbandierare a destra e a sinistra. E anche per i maghi del domani.
*
La mini-collana Piccole donne, grandi sogni
di Maria Isabel Sánchez Vergara
Una serie coccosamente illustrata per raccontare, in poche pagine, le vicende biografiche di alcune donne particolarmente degne d’ammirazione. I primi quattro librini sono dedicati ad Agatha Christie, Coco Chanel, Frida Kahlo (lo so, lo so, Frida è ovunque – portate pazienza) e Amelia Earhart.
Per chi?
Bambine (e signore) ribelli che si sono già lette le favole della buonanotte, donne che – com’è doveroso – fanno il tifo per le altre donne.
*
Edward Sorel, I diari bollenti di Mary Astor
Amici, quando un libro Adelphi ha una copertina così vuol dire che dev’essere capitato qualcosa di rivoluzionario. Vi rimando all’esaurientissimo articolo di Rivista Studio per approfondire ogni pagina del libro, ma qui sarò breve. Edward Sorel – celeberrimo disegnatore e grafico americano – ricostruisce e illustra una storia vera, quella del controverso processo “a luci rosse” di Mary Astor, trascinata in tribunale dal marito cornuto per la custodia della figlia. Le rivelazioni della Astor, attrice non di primissimo piano ma adorata dall’autore per una vita intera, fecero tremare l’intero establishment hollywoodiano di metà anni ’30. I suoi diari, insieme a una montagna di articoli scandalistici dell’epoca, sono serviti a Sorel per ripercorrere e riversare in queste pagine la sua turbolenta e labirintica vicenda, riportando al contempo alla ribalta un mondo luccicantissimo… che non c’è più.
Per chi?
Gente che a casa ha un bel mobile-bar, gente che non legge Gente, gente che non si rassegna a imboccare il viale del tramonto, gente che ama il cinema – con un po’ di nostalgia.
*
Per spiegarla sinteticamente, dovrei dire che Loop è una distopia scandinava pittorico-narrativa, post-bellica e anche un po’ nuclearizzata. Visto che non sarebbe chiarissimo, temo sia meglio espandere un po’ il concetto. Il libro racconta un mondo parallelo, quello di una piccola cittadina svedese al confine con il più grande acceleratore di particelle mai costruito al mondo. Il progetto Loop, attivo tra il 1954 e il 1969, ha lasciato alle sue spalle un paesaggio bizzarro e surreale: robot abbandonati che si aggirano nella neve, enormi impianti industriali dall’aria assai cinematografica, boschi pieni di dinosauri, relitti arrugginiti. A raccontarci quel che rimane del Loop, vent’anni dopo, saranno dei ragazzi cresciuti all’ombra di questo sconfinato cimitero industriale, tra scienza e immaginazione.
Illustrazioni favolose e struggenti. Livello massimo di allucinazione collettiva.
Per chi?
Orfani di Asimov, lettori di fantascienza ormai annoiati dalla fantascienza, ingegneri, meccanici, costruttori di intelligenze artificiali.
*
The Legend of Zelda. L’arte di una leggenda
Un librone grossissimo, illustratissimo e completissimo su Zelda. È una sorta di enciclopedia ufficiale – con tanto di bolla papale della Nintendo – sul mondo di Zelda e sulla creazione di personaggi, meccaniche e ambientazioni. Visto che uno dei temi principali è anche “the art of”, troverete anche una vagonata di immagini, studi e meraviglie visuali che hanno contribuito a farvi invasare con Zelda.
Per chi?
Amiche e amici videoludici, nostalgici, splendidi geek e aspiranti game-designer.
*
H. P. Lovecraft, Il Necronomicon
(a cura di Giuseppe Lippi)
Siamo abituati a dare in escandescenze per la bellezza delle edizioni estere di una determinata opera, ma capita raramente che un’edizione italiana ci sconvolga in maniera particolare. Ecco, adesso c’è un Necronomicon INCREDIBILE anche per noi, curato e assemblato da Giuseppe Lippi, che è un po’ il gran sacerdote di Lovecraft nel nostro paese.
Per chi?
Per i più coraggiosi estimatori della letteratura fantastica – il Necronomicon, dopotutto, è il libro che conduce il lettore alla pazzia – e per gli adoratori di Cthulhu (anche se per evocarlo davvero conviene orientarsi su questo).
*
Mamma, mi racconti la tua storia?
Non credo che MADRE sia il tipo, ma magari la vostra mamma sì. Se avete una genitrice predisposta, un’idea del genere potrebbe scatenare cose assai belle. Come funziona. Il libro è una sorta di diario pieno di domande a cui la vostra mamma dovrà rispondere, più spazi in cui appiccicare fotografie e importanti pezzetti di carta. Le domande sono raggruppate in quattro macro-sezioni (“Quando eri piccola e sei diventata grande”, “Quando ti sei innamorata e sei diventata mamma”, “Il tempo libero e le cose che ami” e “Chi sei diventata”) che, nel loro complesso, hanno lo scopo di restituire un ritratto dell’essere umano che conoscete come mamma ma che, nel passato più o meno recente, ha amato, dimenticato, gioito o superato difficoltà. Ha vissuto, insomma. E magari ha voglia di prendersi un po’ di tempo per riordinare i ricordi, facendosi dare una mano da questo libro. Per affidarveli e regalarveli FOREVER.
Se la cosa vi garba, c’è anche una versione per sorelle e per amiche.
Per chi?
Ma per la vostra mamma, ovvio!
*
The Art and Soul of Blade Runner 2049
Il nuovo Blade Runner mi è piaciuto molto. Non riesco ancora bene a capire se sia capitato perché è effettivamente un gran film o perché sono semplicemente rimasta ipnotizzata. Comunque sia, una cosa è chiara: Blade Runner di Villeneuve è una felicità per gli occhi – e mi immagino che debba esserlo anche un art-book dedicato al film. Li adoro, gli art-book dei film. Li desidero sempre ma poi non me li compro mai. Dobbiamo invertire questa stupida tendenza. Prima del 2049, magari.
Per chi?
Minimalisti, estimatori della fantascienza, groupie di Ryan Gosling, amici delle macchine volanti, fidanzate olografiche.
*
Dei primi due pregevoli volumi di questa STRABILIANTE serie di coloring-book avevo già parlato qui, ma ora è d’obbligo tornare sull’argomento per segnalare due gloriose nuove uscite: Enlarge your pencil! (40 categorie porno da colorare) e il beneamato Ti saluta STOCAZZO!, con 40 nuove parolacce e ingiurie su cui sfogare tutta la vostra ira repressa.
Per chi?
Amici di birrette, collezioniste di pennarelli assetate di vendetta, fan di Calciatori Brutti, compagni e compagne di banco.
*
Petunia Ollister, Colazioni d’autore
Petunia Ollister è un’istituzione dell’Instagram librario e la sua rubrica #bookbreakfast appare ogni settimana anche su Robinson di Repubblica. Poco tempo fa è uscito il suo libro, che raccoglie le sue colazioni letterarie più belle, accompagnate da ricette e citazioni. Fa venire molta fame. E anche molta voglia di leggere.
P.S. La copertina diventa una tovaglietta.
Per chi?
Social fotografi in cerca di spunti per leggere qualcosa di nuovo, aspiranti pasticcere, bibliofili che si portano i libri anche a tavola.
*
Detlef Bluhm, I gatti e le loro donne
Cinquanta quadri che contengono almeno un gatto e una donna, accompagnati da un fascinoso mini-excursus artistico che contestualizza l’opera e il ruolo dei felini ritratti. La selezione dei dipinti è super trasversale, quindi troverete epoche e correnti artistiche diversissime – ma comunque assai miagolanti.
Per chi?
Gattare e gattari, assidui frequentatori di mostre, gente che tenta invano di dipingere il proprio gatto e che ama i saggi artistici dal taglio originale.
*
Every Child Is My Child. Storie vere e magiche di piccola, grande felicità
Una raccolta di favole, scritte da una quarantina di personaggi molto amati della televisione, della musica, della cultura e dello spettacolo italiano e illustrate da altrettanti artisti, per aiutare concretamente i bambini siriani. Tutti i proventi del libro verranno devoluti a favore della costruzione di una scuola al confine con la Turchia, là dove di storie positive e racconti pieni di gioia c’è parecchio bisogno. Perché i più piccoli hanno già sofferto abbastanza. Ed è ora di cambiare le cose.
Per chi?
Per chi ha bimbi che necessitano di una storia della buonanotte e per chi crede che il futuro dei più piccoli sia anche una nostra responsabilità.
*
Non immaginatevi uno di quei libroni da cucina super patinati con la copertina rigida e intenti più “espositivi” che pratici, perché questa raccolta di ricette somiglia di più a una rivista… e punta all’utilità, anche se credo contenga le foto più belle che io abbia mai visto scattare a un pezzo di torta. Ci sono tutti i grandi classici della pasticceria americana – cheesecake, donut, pancake, tortazze di mele e compagnia danzante – spiegate in maniera agile ed efficace.
Per chi?
Gente che vive da California Bakery, fan di unicorni e arcobaleni, potenziali concorrenti di Bake Off Italia (ma anche pasticceri del tutto inetti), frequentatori dell’hashtag #foodporn.
*
Di questo libro avevo già parlato nella mia lunghissima wishlist Taschen, ma non posso esimermi dal piazzarlo anche qui. Un po’ perché in una lista di tomoni arroganti non può mancare un titolo Taschen e un po’ perché trovarmelo sotto l’albero mi farebbe di certo versare copiose lacrime. Comunque, Paleoart è un viaggio visivo nella rappresentazione artistico-scientifica della preistoria. È pieno di dinosauri incredibili e di paesaggi vecchi di milioni di anni – così come siamo riusciti ad immaginarli e a farli rivivere sulla carta.
Per chi?
Addestratori di velociraptor, registi di kolossal, aspiranti paleontologi, paesaggisti, Chris Pratt.
*
Elena Ferrante, L’amica geniale
Il Natale è una calamita per i cofanetti e le edizioni rilegate, abbellite e rimpolpate. E quest’anno tocca alla quadrilogia dell’Amica geniale. Non c’è molto altro da aggiungere, a parte NINO SARRATORE MERDA.
Per chi?
Gente in cerca di un bel polpettone da leggere, ragazze che pensano di avere un fidanzato che fa schifo (così si consolano), futuri telespettatori che vogliono arrivare preparati alla serie, cofanettari incalliti.
*
Abbiamo finito? Direi di sì.
Felice shopping festivo. E ricordate: regalate i libri splendidoni, che sono anche facili da impacchettare.
Per ulteriori ispirazioni, date un occhio all’archivio dei #LibriniTegamini o alla nutritissima categoria Libri.
23 Comments
Io quando vedo le wishlist fatte col cuore e col cervello mi commuovo. Bravonissima
Tanti cuori a te, spero possa essere utile a qualcuno… in un punto imprecisato dell’universo. <3
Grazie, mi hai appena salvato il Natale 😀
Sono meglio di una renna! 😀
Li voglio tutti. Per me. Adesso.
Non dovrei mai leggere le tue liste, poi mi ritrovo la testa piena di desideri!
Scherzo ( in realtà no, ma facciamo finta di sì), mi hai dato un sacco di idee, se riesco a trovarlo qui Atlas Obscura sarà il regalo per mio marito.
Buona ricerca, allora. 🙂
Li vorrei regalare tutti e me li vorrei regalare tutti. Come si fa? Dannazione, che belli.
Dilemma molto condivisibile. 🙂
Bellissimo post! Grazie!
Grazie a te, spero di aver sfornato qualcosa di utile! 🙂
Grazie a te potrò spolpare a dovere il bonus cultura <3
Nino Sarratore merita tutte le ingiurie di “Ti saluta stocazzo” e non solo.
Detto questo, è la prima volta che commento un tuo post sul blog, ma ti seguo sempre con piacere e ogni volta che ti leggo, imparo qualcosa di nuovo.
Come sempre grazie dei preziosi consigli e continua così.
Ma grazie a te… e NINO MERDA FOREVER.
Grazie dei consigli ! Io li ho già scelti i regali di natale (deliziosi libricini scovati su mensole remote della libreria sotto casa,ce n’è anche uno sui gatti) ma credo che mi farò regalare “I gatti e le loro donne” (lo so,mi rendo conto della mia attitudine gattara). Comunque consigliatissima la saga dell’Amica Geniale,io sto finendo il terzo libro e sì,NINO SARRATORE SEI UNA GRAN MERDACCIA.
P.S. Blog delizioso,l’ho scoperto tardi !
Ma meglio tardi che mai. Stessa cosa che si può dire di Nino. Merda dal momento zero, ma ci vogliono tipo 900 pagine prima di poterlo gridare con cognizione di causa.
Top! Almeno due regali di Natale sono fatti, e non regali da poco (marito e sorella), perciò grazie!! Ho bisogno di una delucidazione però sul Necronomicon: mi puoi dire qualcosa di più? E’ un libro illustrato? Cosa ha in più delle altre edizioni? Marito è un accanito giocatore di D&D e appassionato di fantasy: ho sentito spessissimo nominare Cthulhu ma io non ci capisco una mazza e temo che potremmo avere già qualcosa di simile in casa… Grazieeeee <3
Non è illustrato, ma è molto ben curato. La cosa “figa”, in questo caso, è la confezione e il grande formato. 🙂
Io ho comunicato ad amici e parenti che renderò pubblica la mia whishlist Amazon. Per chi volesse andare sul sicuro, ecco. Adesso la rimpolpo con i tuoi consigli, voglio tantissimo Atlas Obcura, il libro sul Lettering e I diari bollenti di Mary Astor. E anche Notti magiche, per piangere un po’ 😀 Insomma, un po’ tutto!
Un trionfo di utilità, evviva! <3
Mi aggiro per il web alla disperata ricerca di un regalo per il mio carissimo e intimo amico Chris Pratt, ed ecco che arrivi tu.
Grandissima
Chris Pratt non merita di ricevere sempre dei calzini! 😀
Avrei comprato tutto. Non potendo, la mia scelta è caduta sul libro di parolacce da colorare, giusto per sfogare la frustrazione. In effetti è per il compleanno di mio marito, ma l’ho mostrato in giro e ho la fila di gente coi pastelli in mano!
Colorare è finalmente diventato interessante. 😀