Dunque, questo post può essere utilizzato in due modi.
Uno. Può fungere da fonte di ispirazione per rimpolpare il vostro scaffale di illustrati di raro pregio e ricchezza tematica – con utili sconfinamenti nel campo narrativo, anche.
Due. Può fungere da mini-passaporto per cominciare ad esplorare le vaste praterie di Zalando Privé, spin-off di Zalando che ospita offerte “a tempo” per abbigliamento, accessori e casa – a prezzi particolarmente scontati.
Perché ho scelto i libri con le figure? Perché li amo profondamente e perché rendono le contaminazioni visive molto più immediate. Vero, è un approccio un po’ Pinterest… ma l’esercizio si è dimostrato istruttivo e anche spassoso. Che cosa troverete, quindi? Libere associazioni tra il letterario, il visivo e lo spendaccionesco. In coda, qualche appunto pratico su come funziona Zalando Privé – che ringrazio già per avermi lasciata divertire.
Partiamo!
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Ai Yazawa
I cortili del cuore
(Deluxe)
Panini Comics
Lo so, Ai Yazawa forse merita un po’ del nostro rancore per non aver mai finito Nana, ma che devo fare… l’ho amata in gioventù e il suo tratto ricchissimo e insolito ha a lungo sostenuto la mia passione per lo strambo, la moda e l’invenzione. Ritrovare sugli scaffali un’autrice che mi ha accompagnata così tenacemente – forse contribuendo in maniera significativa anche al mio inquietante Periodo Borchiato Della Tarda Adolescenza – è fonte di gioia. Da qualche mese, Panini ha sfornato queste nuove edizioni (con numerose pagine a colori) dei Cortili del cuore, riportandoci nel microcosmo – invecchiato benissimo – della premiata ditta Happy Berry.
Che si metterebbe Mikako Koda – quando non si disegna da sola le sue favolosità? Ecco un’ipotesi.
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Emil Ferris
La mia cosa preferita sono i mostri
(Bao Publishing)
Parlo spesso di questo libro e le cose non faranno che peggiorare alla comparsa del secondo volume – Amazon indica settembre 2020 come data di uscita, ma non sono mai molto bravi con i metadati, quindi tenderei a non fidarmi. Emil Ferris è appena stata a Lucca Comics, con tanto di mostra delle sue strabilianti tavole a penna, e mi auguro che qualcuno abbia sollecitato con veemenza Bao al grido di DATECI I MOSTRI DUE. La mia cosa preferita sono i mostri è ambientato nella Chicago del ’68 e affronta con una sensibilità rara e un raggio d’azione sterminato il lato oscuro dell’essere umano, sia dal punto di vista storico – una grande porzione del libro racconta le vicissitudini di una transfuga della Germania nazista – che quotidiano. Anche chi amiamo di più può trasformarsi in un’entità terrificante? Perché gli altri temono quello che non conoscono e non controllano? Quanti rischi siamo disposti a correre per restare fedeli a quel che riteniamo giusto?
Insieme a Karen, una bambina di 11 anni che sceglie di mostrarsi con le fattezze di un lupo mannaro, esploreremo un universo fatto di mostri benevoli – come quelli dei b-movie e dei fumetti horror da pochi spiccioli – e di mostri ben più temibili. Al cuore di ogni snodo narrativo, l’indagine clandestina che Karen sceglie di condurre per far luce sulla morte misteriosa della sua vicina di casa.
E cosa si metterebbe Karen? Lo sappiamo già. Karen porta con fierezza – quasi come una corazza o un mantello dell’invisibilità – un impermeabile da perfetto investigatore privato. Che le sta un po’ troppo grande.
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Tim Anderson
Tokyo Stories. Storie e ricette giapponesi
(EDT)
L’immagine non rende giustizia al metallico splendore della copertina – e non ci permette di intravedere nemmeno il rosa fotonico delle pagine. Dovrete fidarvi di me, abbiamo poche alternative. Tokyo Stories è un felice ibrido tra un diario di viaggio e un ricettario. In entrambe le sue accezioni, è un tributo alla multiforme cucina giapponese e all’infinita varietà di spunti mangerecci che Tokyo può offrire ai suoi visitatori e ai suoi residenti. Insomma, è una guida allo street-food da scovare “sul campo” – grazie alla brillante aneddotica e alle fotografie di Tim Anderson – ma anche un manuale di istruzioni per riprodurre i piatti più rappresentativi, amati e ricchi di storia (e di sapore), senza rinunciare a una doverosa componente pop.
Che ci mettiamo? Uno squalo che Hokusai disapproverebbe, uno scenografico kimono e un abitino che somiglia a uno stagno di pesci koi.
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Jonathan Hickman, Tomm Coker
Black Monday
(Mondadori)
Un’altra delle mie fissazioni è Black Monday, un noir esoterico ambientato nel mondo di Wall Street. Ne avevo parlato anche qui, ma l’ossessione non mi abbandona e sto attendendo con discreta trepidazione l’uscita della terza raccoltona italiana. Il disegno è superbo, quasi cinematografico. E la trama è un magnifico groviglio di dinastie, scranni rituali da occupare, equilibri di potere e voragini oscure. Il grande assunto di fondo è che, dietro al funzionamento della finanza e delle grandi correnti di pensiero che regolano la vita economica del pianeta, ci sia – e ci sia sempre stato – Mammona, in una delle sue plurime emanazioni. Dalla crisi del ’29 a quella più recente dei subprime, l’avidità ha sempre avuto un prezzo… e non esiste conoscenza che si possa ottenere senza offrire qualcosa in cambio.
Chi ha venduto l’anima al diavolo ci ha guadagnato anche un servitore sovrannaturale e non dovrà più sporcarsi le mani – almeno materialmente. Georgia Rotschild e la sua fantasmatica controparte combattono, nei primi due volumi, per riemergere dall’esilio in cui erano state relegate e tornare a sedersi nel cerchio dei potenti, sfoderando anche un più che discreto senso del teatro.
E che ci vogliamo mettere, mentre pesiamo il cuore dei nostri nemici su una bilancia d’oro?
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Fedrica Magrin & Laura Brenlla
Atlante dei mostri e dei fantasmi più spaventosi
(White Star)
Avere un figlio di tre anni mi autorizza ad accumulare senza il minimo ritegno tomi illustrati che affrontano qualsiasi argomento dello scibile umano. Vogliamo forse trascurare i mostri e i terrori del mondo? Giammai! Cesare DEVE conoscere le insidie di Scilla e Cariddi! Questo atlantone illustrato chiama a raccolta le creature fantastiche delle latitudini più disparate, costruendo una grande mappa delle belve leggendarie più emblematiche del mondo. Il libro è diviso per aree geografiche, con l’aggiunta di sezioni tematiche (la mitologia greca è fondamentale, Cesare!) e paginoni doppi per i mostri che hanno saputo invadere con grande capillarità il nostro immaginario, dalla viverna al kraken.
Cosa si metterebbe una fattucchiera come si deve? Parecchie cose.
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Virginie Aladjidi – Emmanuelle Tchoukriel
Inventario della natura
(L’Ippocampo)
L’Ippocampo ha sfornato, negli anni, un ventaglio davvero ampio di Inventari illustrati. Quelli “specializzati” sono numerosi e ben possono rispondere alle curiosità più sfaccettate, dagli insetti agli animali dell’oceano, passando per fiori, alberi, creature di montagna e dinosauri. L’inventario della natura è un compendio che ambisce a radunare le piante e le bestie che meglio rappresentano – per rilevanza, diffusione e presenza nel nostro immaginario – le grandi famiglie di riferimento. È pensato per essere sfogliato come un album e, in 500 pagine, ci porta a spasso per mari, terre emerse e continenti lontani. Le illustrazioni sono intuitive, meticolose e degne del più nobile degli atlanti naturalistici. Potenziali applicazioni: bambini curiosi che vogliono orientarsi meglio tra vegetali, fiori e animali, senza trascurare la vasta schiera di “grandi” che non hanno mai smesso di guardare con gioia e autentico trasporto i documentari. Perché la famiglia Angela sarà sempre un faro nella notte.
I pattern naturalistici sono un classico intramontabile. Potevo marciarci per circa sei anni, ma ho fatto del mio meglio per restringere il campo.
Un tributo alla flora? Eccoci.
E la fauna? Non possiamo di certo ignorarla.
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Mi sono auto-imposta un traguardo, perché le associazioni da inventare e i potenziali libri da consigliare sono virtualmente infiniti. Andremo avanti con l’esperimento? Sarebbe bello. Per ora, però, fingo di ritenermi soddisfatta e, mentre attendo che i miei acquisti arrivino a destinazione, ecco qualche informazione su Zalando Privé.
Come funziona? Zalando Privé è un fratellino di Zalando e raccoglie, quotidianamente, una gran quantità di offerte a tempo. Ogni giorno, infatti, vengono attivate delle sezioni nuove, che rimarranno “accese” per un periodo più o meno breve per poi tornare a inabissarsi, trascinando nelle profondità dello shopping on-line i loro sconti molto succosi. Ecco, quello è un aspetto rilevante… insieme alla varietà delle proposte. Ci sono solo marchi IPER esosi? No, c’è un po’ di tutto. Troviamo abbigliamento da donna, uomo e bambino, ma anche accessori per la casa, cancelleria, gioielli, articoli sportivi e, ovviamente, borse e scarpe. Si possono trovare offerte “per brand” – ciao, ecco qua tutto Missoni / ciao, ecco qua tutte le Adidas del mondo – o per “tema” – ciao, ecco qua un sacco di idee per vestirsi in ufficio / ciao, ecco qua tutti i trench – e anche per “velocità” di consegna. Al fondo della home, per gli acquirenti più organizzati, ci sono pure i trailer delle offerte in arrivo, inseribili con gran comodità nel vostro Calendar per scongiurare le dimenticanze. Come accennavo all’inizio, i grandi marchi convivono con designer meno conosciuti o con linee molto accessibili, il che rende anche interessante l’esplorazione quotidiana.
Un consiglio pratico? Fateci un giro. È tutto particolarmente auto-esplicativo e fruibile, nonostante la mia lenzuolata di indicazioni.
Vi lascio il link, che fa sempre comodo.
Buone ricerche e, come al solito, buone letture.