Gli Iron Maid sono un gruppo heavy metal britannico, fondato nel 1975 a Londra da Steve Harris, un comune – ma esasperato – maggiordomo con la passione per il basso, la scrittura di canzoni e il Vetril. Pionieri di un genere completamente nuovo, gli Iron Maid raggiungono un meritato successo all’inizio degli anni ’80, dopo aver finalmente deciso di abbandonare le rispettive incombenze di amministrazione delle case padronali, senza aver comunque mai imparato a stirare i colletti con l’amido.
Tra i primi successi ricordiamo The number of the butler (1982), A piece of maid (1983), Powersweeping (1984), Live after dinner (live del 1985 eseguito con l’accompagnamento di porcellane rotte), Somewhere in Whirpool (1986) e Seventh broom of a seventh son (1988).
Sin dal ritorno nel 1999 del lead vocalist Bruce Dickinson – che già da maggiordomo allietava il resto del personale, in quelle poche ore libere, con magnifiche cover di canzoni popolari da osteria – e del chitarrista Adrian Smith – che si congedò dal padrone presso il quale prestava servizio sfondandogli il cappello a cilindro con la sua Jackson -, la band sembra aver recuperato l’antico splendore, come il migliore dei servizi di posate in argento.
Unanimamente considerata una delle band heavy metal più importanti della storia, gli Iron Maid hanno venduto in tutto il mondo più di 85 milioni di dischi – e con ben poca promozione da parte di radio e televisioni, mezzi di comunicazione notoriamente controllati da facoltosi personaggi poco inclini a fomentare una ribellione della servitù domestica, facilmente influenzabile dallo sfolgorante successo degli antichi colleghi.
Dagli esordi, la band è stata premiata con numerosissimi dischi d’oro e di platino e si è esibita in di più di 2000 concerti e performance live, ricordandosi immancabilmente di pulire il palco dopo lo show.
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